“Ho rinunciato molte volte a fare un intervento in pubblico e mi rendo conto che ho perso molte opportunità”
Questa frase l’ho sentita molte volte. Moltissime volte. Troppe.
Le opportunità sono molto preziose in questo preciso momento storico.
L’abilità di parlare in pubblico è strettamente connessa a, non solo uscire vincitori da un periodo difficile come questo ma addirittura di poterne uscire con un nuovo e rafforzato ruolo di Leader.
In questo momento di “crisi” di cui tanto si parla sono venuti a mancare i riferimenti, le certezze. E’ tutto fermo, in attesa di qualcosa che cambi. Le persone non vogliono prendere decisioni, non prendono rischi perchè le regole del gioco sono cambiate e non si sa più che cosa succederà domani.
Chi sa comunicare ad un gruppo, ad un pubblico, è un Leader o lo diventa.
Perchè mostra il coraggio di avere una direzione, di prendere delle decisioni.
Si propone come guida per gli altri. E gli altri ora ne hanno bisogno!
I riferimenti più importanti diventano le persone che hanno idee, hanno una visione per il futuro, hanno soluzioni e sono in grado di proporle in modo coinvolgente e convincente agli altri.
Quindi le abilità sono 2:
- trovare idee positive, innovative nei momenti di cambiamento,
- comunicarle in modo convincente
Se la prima non c’è ancora, allora meglio intanto lavorare su quella!
Altrimenti si finisce come molti politici che abbiamo visto e ascoltato molte volte.
Si diventa bravi a vendere tanto fumo solo perché si parla con finta passione davanti alle masse.
E questo tra l’altro è proprio l’esempio di come addirittura le persone vengono seguite anche se NON CI SONO LE IDEE, ma sanno comunicarle agli altri in modo molto forte e deciso.
Certamente non raccomando questo.
Ma spesso in problema non rientra in questo caso, ovvero non avere idee e saperle proporre con forza, bensì in quello opposto.
Ci sono moltissimi imprenditorii e professionisti che HANNO OTTIME IDEE ma con grandi difficoltá a presentarle agli altri.
E’ il caso di tanti imprenditori e leader della storia all’inizio della loro carriera. Warren Buffet nella sua autobiografia dice che non ha imparato non tremare parlando davanti ad un pubblico, ma a parlare davanti ad un pubblico nonostante tremasse!
Nella stragrande maggior parte dei casi se abbiamo delle buone idee poi servono anche le altre persone per realizzarle!
E il pubblico cambia in funzione di che cosa proponiamo: altri gruppi di imprenditori, potenziali clienti, business partner, i collaboratori, gruppi di banche e finanziatori e la lista può diventare molto lunga.
Il pubblico non è solo quello di centinaia di persone. Un pubblico strategico è composto anche da 1 persona. Se ci mette a disagio come un gruppo è la stessa cosa!
E’ quindi arrivato il momento di passare alla fase 2: accettare e dare il benvenuto pienamente al tuo ruolo di Leader!
Se vuoi approfittare di questo momento, vuoi smettere di perdere le occasioni, vuoi trasformare un momento difficile in un momento di opportunità (ti ricordo che l’ideogramma cinese per la parola crisi è composto dalle parole Crisi e Opportunità) allora acquisisci questa nuova abilità. Oltretutto alimenterà la tua fiducia sempre di più proprio perché continuando a comunicare davanti ad un gruppo la tua sicurezza continua a crescere.
E potrai così dire così la prossima volta: “Finalmente ho comunicato in pubblico con sicurezza. Ho trasmesso le mie idee che possono davvero cambiare le cose per il bene mio, di tutte le persone che sono coinvolte e della società in cui vivo. Sono soddisfatto e fiero di me e delle mie idee. Questa volta ho preso l’occasione.”
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Buon divertimento, buona crescita, buona comunicazione e Buona Leadership!
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Contribuirai a diffondere questi concetti e valori per rendere migliore la società in cui viviamo.
Grazie!
Ciao Miranda.
Mi è decisamente piaciuto molto l’articolo, tanto nel detto che nel sottinteso.
Condivido decisamente l’aspetto “positivo” ed “altruistico” del parlare in pubblico (vs. politicanti).
Pure io arrivo da un’esperienza fresca fresca da docente ed ho voluto chiarire ai miei 8 manager che erano in aula due concetti:
– che senza mantenere l’INTERESSE, facendo anche i numeri da circo, sarebbero stati carne da macello
– che senza un OBIETTIVO, unico e studiato a priori, che portasse ciascuno del pubblico ad UNA AZIONE concreta sarebbero stati inefficaci (dei buoni intrattenitori, ma senza peso sul futuro degli altri).
Ecco, quando parli di leadership, intendo pure io questo: una chiara VISIONE del futuro E gli strumenti ottimali per comunicarla alle masse/team/gruppi…
Senza la prima si è INEFFICACI (e la gente lo percepisce a pelle e non si fida).
Senza la seconda sè finisce con l’essere NOIOSI e soporiferi (v. congressi di Confindustria etc…)
Quando vuoi (e se vuoi), visto che tanto i nostri “maestri” di Public sono gli stessi, mi piacerebbe fare qualcosa insieme. Ho davvero apprezzato lo stile e ritengo si sposi benone anche col mio.
Un abbraccio
Davide
Grazie Davide del tuo commento e mi fa piacere che ti ritrovi in questo stile.
Mi piace la definizione di positivo e altruistico del public speaking e vederlo come strumento che può davvero diffondere il bene e Love 🙂
Bello anche dei “maestri” comuni, quali sono? (quelli che abbiamo in comune)
Ciao grazie ancora e un abbraccio anche a te!
Miranda
Direi soprattutto il buon Max Formisano e tutti gli altri “teacher” del Master Formazione Formatori che, a vario titolo e con varie capacità distintive, certo non fanno calare l’attenzione del pubblico.
Ciao 🙂
Ciao Davide grazie! indirettamente mi hai dato meno anni 🙂 Ho iniziato il mio percorso professionale negli USA nel 93 subito dopo la laurea e con Max siamo colleghi quindi praticamente dalla nostra nascita (professionale 🙂 ) con grande stima reciproca e collaborazione professionale di soddisfazione. Grazie ancora dei tuoi commenti allineati al Love Management!